venerdì, giugno 16, 2006

Chi prende per il culo chi? E perché?

Vado di fretta, quindi vi risparmio il commento, per ora. Ma i ritagli qui sotto offrono più di uno spunto di discussione.

Fa più morti di tumore la cattiva alimentazione che non lo smog. [...]
Le percentuali, ha spiegato il professor Veronesi, parlano chiaro: all'inquinamento urbano si possono imputare dall'1 al 4% dei tumori, all'alimentazione ben il 30%, mentre un altro fattore di alto rischio sono le infezioni, cui si fa risalire il 18% dei cancri. [...] Concludendo sui rischi di cancro, Veronesi ha spiegato che "il 30% dei tumori sono collegati all'alimentazione", e i veri pericoli, più che nei tubi di scappamento delle automobili, sono nascosti "nei preoccupanti livelli di aflatossine e micotossine cancerogene presenti nella polenta e nel latte".

"Cancro, Veronesi controcorrente, 'Fa più male la polenta dello smog'", Repubblica.it, 14 marzo 2005

Inquinamento 'killer' in molte parti d'Italia: sono oltre 8mila, infatti, i decessi che si sono verificati fra il 2002 e il 2004 in 13 città del Belpaese per gli effetti a lungo termine delle sostanze atmosferiche nocive da particolato (Pm10) e dell'ozono. E' il principale dato emerso da un nuovo studio intitolato 'Impatto sanitario del Pm10 e dell'ozono' condotto dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms)-Ufficio regionale per l'Europa per conto dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (Apat), e presentato oggi a Roma in occasione del seminario di sanita' pubblica su inquinamento atmosferico, traffico urbano ed effetti sulla salute. [...] I dati dell'indagine Oms - spiega ancora la nota - si riferiscono in particolare alla mortalità per effetti a lungo termine attribuibile alle concentrazioni di Pm10 superiori ai 20 mg/m3, limite che la direttiva comunitaria 99/30/EC ha indicato per il 2010. Tra il 2002 e il 2004, una media di 8.220 morti l'anno sono state dovute agli effetti a lungo termine di tali alte concentrazioni, il che equivale al 9% della mortalità negli 'over 30' per tutte le cause esclusi gli incidenti stradali. Le nuove conoscenze disponibili sugli effetti sanitari del Pm10 consentono di 'scomporre' l'impatto della mortalità per gli effetti cronici oltre i 20 mg/m3 in cancro al polmone (742 casi/anno), infarto (2.562), ictus (329). Anche per le malattie i numeri sono elevati e includono bronchiti, asma, sintomi respiratori in bambini e adulti, ricoveri ospedalieri per malattie cardiache e respiratorie che determinano perdita di giorni di lavoro. Ma lo studio prende in considerazione anche l'impatto dell'ozono: si stima che provochi annualmente 516 morti nelle città italiane, che si aggiungono a quelle dovute al Pm.

"Smog, Pm10 e ozono uccidono 8mila italiani l'anno",
Adnkronos, 15 giugno 2006

Non sono riuscito a trovare nemmeno un ritaglio con la dichiarazione dell'esimio Prof. Veronesi sulle ottantamila morti all'anno, in Italia, causate dal fumo. La mia riconoscenza a chi vorrà darmi informazioni al riguardo.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Considerato che chi ha profferito queste amenità è colui che vuole istituire l'eroina di stato in Italia (basandosi sul fatto che nel resto d'Europa funzionano alla grande le "stanze del buco"...peccato che gli Italiani solitamente si comportino in modo DIFFERENTE dal resto degli europei...) c'è veramente di che stare allegri!

Quello che guida i camii ha detto...

Non capisco bene a cosa ti riferisci quando dici che gli italiani si comportano in maniera differente. Ma, a parte questo, direi che è paradossale che si proponga di istituire le "stanze del buco" e contemporaneamente si approvi il divieto assoluto di fumare in locali pubblici e uffici. E presto anche all'interno degli autoveicoli.